15 giugno 2010 ore: 13:54
Economia

Invalidità, associazioni unite contro la manovra: "In piazza il 1° luglio"

Le segreterie di Fish e Fand concordano le iniziative. Fra gli obiettivi: eliminare l’aumento della percentuale per la pensione e aumentare l’efficacia dei controlli. Prova generale insieme all’Aisla il 21 giugno
Stefano Coppari Disabilità: la mano di Xhoena in primo piano

Foto di Stefano Coppari

ROMA – Una mobilitazione unitaria, con la presentazione comune di emendamenti al testo della manovra e una manifestazione di piazza prevista per il prossimo 1° luglio. E’ la decisione presa dalle segreterie di Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con disabilità) e Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), le due Federazioni che raggruppano le maggiori e più significative associazioni italiane di persone con disabilità e dei loro familiari. Una risposta comune, dunque, di fronte alla manovra varata dal governo e che, in modo particolare con l’innalzamento dal 74 all’85% della percentuale necessaria per ottenere la pensione, è giudicata negativamente dalle associazioni. Ma oltre alle “comuni negative considerazioni rispetto ai contenuti e alla logica della manovra correttiva”, Fand e Fish segnalano anche “l’unanime preoccupazione  per lo stigma che una campagna mediatica ha subdolamente diffuso nel Paese, equiparando brutalmente  i “falsi invalidi” alla persone con reali e drammatici problemi di disabilità”.
 
Con una nota congiunta firmata dai presidenti Giovanni Pagano e Pietro Barbieri, nota che definisce “storica” l’intesa raggiunta, Fand e Fish annunciano la presentazione di emendamenti alla manovra, con il primo obiettivo di “abrogare la disposizione che innalza la percentuale di invalidità ai fini della concessione dell’assegno mensile agli invalidi civili parziali” (pari a 256,67 euro mensili per 13 mensilità). Una misura che viene descritta come “del tutto ininfluente per il contenimento della spesa pubblica” (la cifra è di 30 milioni di euro di risparmio) e che “colpisce i veri invalidi, privi di reddito e disoccupati”. Oltre a ciò, le due federazioni presenteranno anche soluzioni concrete per aumentare l’efficacia del piano di verifiche sulle invalidità (500 mila controlli in tre anni) previste dal decreto del governo, “suggerendo l’adozione di misure antielusive sulle agevolazioni fiscali riservate ai veri invalidi”.
 
La mobilitazione di Fand e Fish culminerà poi con una manifestazione nazionale a Roma nella mattinata del 1° luglio prossimo: già il 21 giugno, però, ci sarà una sorta di “prova generale” in occasione dell’appuntamento organizzato dall’Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica) per chiedere l’approvazione – attesa da due anni - dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e l’aggiornamento del Nomenclatore tariffario delle protesi e degli ausili, tutte istanze – afferma la nota – “imprescindibilmente legate alla qualità della vita, e talvolta della stessa sopravvivenza, delle persone con grave disabilità”. Riferendosi alle vicende delle ultime settimane, infine, Fand e Fish concordano nell’esprimere “il rammarico e la delusione nel rilevare che l’attenzione politica al mondo della disabilità è limitata al contenimento della spesa e non, piuttosto, al consolidamento di politiche sociali per la non autosufficienza - il cui carico è sulle spalle delle famiglie - e per l’inclusione sociale”. (ska)
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