Un tirocinio nel non profit per i Neet: in Italia i più numerosi d'Europa
PADOVA - Un tirocinio formativo o di inserimento, o reinserimento, lavorativo: è questo lo strumento offerto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo a favore dei giovani che attualmente non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione. Si chiama Social NeetWork – Giovani Attivi”, il bando avviato quest’anno per la prima volta dalla Fondazione, e ieri sono stati pubblicati gli esiti della selezione, che permetterà a 101 giovani di iniziare un tirocinio della durata minima di quattro mesi e massima di sei, in uno dei 57 enti non profit delle province di Padova e Rovigo individuati, con una borsa di studio del valore massimo di 3500 euro per tirocinio.
“L’obiettivo – si legge nella nota della Fondazione – è accrescere le opportunità di assunzione per questi ragazzi, aiutandoli ad acquisire o migliorare competenze tecnico-operative e a tessere una rete sociale in grado di accompagnarli e sostenerli”. Proprio a questo fine, la scelta della Fondazione Cariparo è ricaduta su organizzazioni non profit, ritenute per vocazione capaci di mettere a disposizione dei tirocinanti una solida rete sociale, e favorire così la riattivazione del loro potenziale, preparandoli al momento in cui, conclusa l’esperienza formativa, si metteranno alla ricerca di un lavoro.
Uno sforzo con cui la Fondazione intende combattere un triste primato italiano, che individua nel Bel Paese la più alta percentuale europea di Neet (Not in Employment, Education or Training). Secondo un rapporto pubblicato a metà luglio dalla commissione di Bruxelles, infatti, i giovani che non studiano, non lavorano e non seguono corsi di formazione in Italia sarebbero il 19,9%, uno su cinque: dato che supera di gran lunga la media europea dell’11, 5%.