DUE DESTINI
Quanto può essere diverso vivere la maternità, nascere e diventare grandi in Italia o in Etiopia? Questo è il tema affrontato da “Due destini” di Renzo di Renzo e Sonia Possentini per parlare della mortalità materna nel mondo e sensibilizzare sul tema insieme a Medici con l’Africa Cuamm. Rosa e Meskeren sono nati lo stesso giorno, il 13 settembre, e attraverso i loro pensieri ancora nel grembo della madre, e poi dalle parole dei due bambini che si trovano ad affrontare situazioni simili in un contesto completamente diverso, si scopre come può essere differente trovarsi da una parte o dall’altra del mondo. Da una parte c’è la calma rassicurante, le visite di routine, l’accompagnamento al parto, le “voglie” subito esaudite, dall’altra la quotidianità faticosa del villaggio, le lunghe camminate per andare a prendere l’acqua, la scarsità del cibo e la mancanza di assistenza medica. Rosa nasce in un ospedale a cinque minuti da casa senza grandi complicazioni, Meskeren non riesce nemmeno a raggiungerlo e sua madre non sopravvive al parto. I due bambini vanno a scuola, crescono, diventano adulti in mondi molto distanti. Gli stessi eventi vissuti a latitudini così lontane hanno un impatto molto diverso, ma nonostante le differenze i racconti di Rosa e Meskeren troveranno il modo di intrecciarsi, per arrivare a trasmettere un messaggio di speranza. Il racconto illustrato in “Due destini” è stato realizzato con la Ong Medici con l’Africa Cuamm, in collaborazione con la Fondazione Zanetti onlus, proprio nell’intento di mostrare la necessità di un accesso al parto gratuito e sicuro per tutte le donne, i temi oltre a quelli della nascita e della maternità, sono quelli della vita, della solidarietà, della cooperazione, della formazione e dell’intercultura. “Due rette parallele non si incontreranno mai, scrive Erri De Luca, ma questa tristezza non si applica alla vita, perché due vite parallele, si possono incontrare”.