Lampedusa, suore in arrivo per accogliere i migranti. Con la benedizione del papa
boxSuore in arrivo a Lampedusa, per mettersi al servizio dei migranti. Sono quelle della Congregazione dei Poveri di don Morinello, che hanno già chiesto al prefetto di Agrigento di poter entrare e lavorare nel centro di primo soccorso e accoglienza di contrada Imbriacola (chiuso da dicembre per ristrutturazione). Il 22 febbraio sbarcheranno per la prima volta sull’isola, a supporto delle attività della parrocchia. «È stato proprio papa Francesco – affermano - a indicarci questa data, giorno della festa della Cattedra di san Pietro». Poi, tramite il suo elemosiniere, mons. Konrad Krajewski, il pontefice ha espresso in una lettera, inviata alla madre superiora Maria Agnese Ciarrocco, “il suo vivo compiacimento e apprezzamento per la prossima apertura di una nuova comunità sull’isola di Lampedusa”. «Andiamo per essere vicino ai lampedusani e ai migranti - spiega la segretaria generale della congregazione, suor Veronica Butnaru. «Dovremo organizzarci velocemente, per ora la nostra base sarà un piccolo appartamento in affitto». All’inizio della loro missione saranno in tre: suor Maria, suor Paola e suor Veronica.
Charitas Crhristi, ossia “la Carità di Cristo” sono le parole che indicano il loro carisma, impresse sul loro simbolo che reca una croce rossa in campo bianco, racchiusa in un cerchio. «La carità morinelliana - continua suor Veronica - attinge alla figura evangelica del Buon Samaritano. Noi suore abbiamo il compito di accogliere, custodire e curare il prossimo nel corpo e nello spirito, motivate dalle stesse parole di Gesù: l’hai fatto a me». Ad oggi, le religiose operano principalmente nelle loro case di riposo per gli anziani e nella scuola paritaria, educando cristianamente i bambini e i giovani.
L’istituto delle Suore dei Poveri di don Morinello nacque a Licata, in provincia di Agrigento, il 30 maggio 1901, sotto forma di società di beneficenza; fu riconosciuto ente di diritto diocesano il 12 luglio 1924. Il sacerdote Vincenzo Morinello (1870-1939), per umiltà e ammirazione al famoso santo della carità, chiamò inizialmente il suo istituto Suore dei Poveri di San Vincenzo de’ Paoli, finché il capitolo generale degli anni 1989/90, per evitare confusione con altri istituti, scelse il nuovo nome Suore dei Poveri di Don Morinello. Don Vincenzo Morinello è definito anche “il padre dei poveri” per l’impegno profuso, soprattutto nei primi decenni del ‘900, quando la città di Licata versava in condizioni economiche talmente sfavorevoli che i genitori non sapevano più come sfamare i propri figli. Il processo informativo diocesano sulla fama di santità di don Morinello è stato inaugurato il 3 giugno 1985 a Licata dal vescovo di Agrigento, mons. Bommarito e chiuso il 1 ottobre 2000 dal vescovo mons. Ferraro: il 6 ottobre dello stesso anno passava a Roma. Attualmente la congregazione delle Suore dei Poveri di Don Morinello conta 115 religiose sparse in Italia (Agrigento, Palermo, Roma), Colombia (Medellin) e Romania (Craiova e Husi Vaslui); dal 2002 la congregazione comprende anche il ramo laico degli Amici di don Morinello, i cui membri coadiuvano le suore nel servizio di carità verso i bisognosi. (pg)