28 ottobre 2024 ore: 16:31
Immigrazione

Migranti, le associazioni: “Fermiamo il protocollo Albania”

Appuntamento a Roma per una grande assemblea pubblica . “Non possiamo rimanere in silenzio. È tempo di dare voce al nostro dissenso”
© UNICEF/UNI443213/Antonioli Giovani nel centro per migranti a Lampedusa

Giovani nel centro per migranti a Lampedusa

ROMA - “L'accordo con l'Albania per la gestione delle richieste d’asilo di chi cerca rifugio in Italia rappresenta un tentativo di cancellare obblighi costituzionali e internazionali. Il fallimento di questo protocollo, come ampiamente previsto, è stato giustamente sanzionato dal primo tribunale della Repubblica, rivelandone un evidente vizio di legittimità già noto da tempo. La reazione del governo e della maggioranza è stata scomposta e minacciosa. Una strategia che alimenta una pericolosa propaganda, utilizzando i migranti come capro espiatorio”. Lo chiedono in un appello unitario diverse associazioni del terzo settore: ACLI, Antigone, AOI, ARCI, Arcigay, ASGI, Casa dei Diritti Sociali, CNCA, Commissione Migrantes e Gpic Missionari Comboniani Italia, Europasilo, Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose, Giuristi Democratici, Italiani Senza Cittadinanza, Libera, Link, Medici del Mondo Italia, ReCoSol, Rete degli Studenti Medi, Rete della Conoscenza, UDS, UDU, UNIRE.

“Il ddl Sicurezza, già approvato dalla Camera e in discussione al Senato,
va nella stessa direzione. Introduce pene per chi manifesta pacificamente per il diritto ad avere una casa, per il diritto a pretendere condizioni di vita dignitose dei detenuti, per il diritto a manifestare contro il negazionismo climatico e le inutili grandi opere, per il diritto a manifestare contro ingiustizie e guerre  - continua la nota - La retorica xenofoba e l’erosione dei diritti umani e degli spazi di democrazia sono diventati un rumore di fondo che domina il dibattito politico, ignorando i più elementari principi del diritto. Ma avere la forza di una maggioranza in Parlamento non può giustificare tali violazioni. È giunto il momento di porre un freno a questo abuso continuo di leggi e iniziative che mettono in pericolo la nostra democrazia. Rivolgiamo un appello a tutte le forze democratiche e sane del Paese: a chiunque abbia a cuore i principi della nostra Costituzione, al mondo della scuola, dell’università, della cultura, alle reti e ai movimenti sociali.

L’appuntamento è a Roma, il prossimo martedì 29 ottobre, per una grande assemblea pubblica. “Uniamo le forze per difendere i diritti e la dignità delle persone, e riportiamo al centro del dibattito politico i principi fondamentali della nostra Repubblica. Non possiamo rimanere in silenzio. È tempo di dare voce al nostro dissenso”.

© Riproduzione riservata Ricevi la Newsletter gratuita Home Page Scegli il tuo abbonamento Leggi le ultime news