Richiedenti asilo puliscono le aree verdi del Policlinico di Modena
MODENA – Casacca catarifrangente, cartellino identificativo, guanti, rastrelli e sacchi del pattume. Sono “armati” così, e sono già attivi, i volontari che si occuperanno della pulizia e della cura del verde a Modena nelle aree adiacenti il Policlinico: una decina di richiedenti asilo inseriti nel programma ministeriale Mare Nostrum, impegnati accanto ai volontari del comitato anziani Sant’Agnese e a studenti in alternanza scuola-lavoro, nell’ambito di un progetto sociale promosso dall’assessorato al Welfare del Comune, con la collaborazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria del Policlicnico, del Circolo Usl 16 e della cooperativa Caleidos. Il primo banco di prova c’è stato nei giorni scorsi, quando una decina di migranti e tre ragazzi in alternanza scuola-lavoro hanno ripulito le aree verdi intorno all’ospedale; l’appuntamento si ripeterà d’ora in poi due volte al mese, in base alla convenzione sottoscritta dagli enti. Intanto, nel territorio si sta predisponendo l’accordo per i percorsi di socializzazione, attraverso attività di volontariato sociale, ambientale e sportivo, rivolti a persone inserite nei programmi governativi di accoglienza. A firmare il patto saranno Prefettura, Comune, Associazione Servizi per il Volontariato, Forum Provinciale del Terzo Settore, Arci e Croce Rossa Italiana, che avevano condiviso un analogo protocollo, l’anno scorso, recependo gli strumenti proposti dalla Regione dal settembre 2015. “L’obiettivo finale è arricchire la conoscenza del territorio e migliorare l’integrazione dei migranti, favorire percorsi di accompagnamento e inclusione sociale attraverso attività di volontariato svolte in ambiti di utilità sociale e di pubblico interesse”, segnala il Comune.
I richiedenti asilo coinvolti dovranno quindi aderire a un’organizzazione di volontariato, associazione di promozione sociale o coop sociale di tipo B, e sottoscrivere il patto. Intanto, sono una decina le famiglie WelcHome a Modena, famiglie cioè che, aderendo al progetto WelcHome nato dalla partnership di mondo del volontariato, associazionismo, terzo settore e assessorato al Welfare del Comune di Modena, si sono rese disponibili a ospitare un rifugiato per un periodo di circa sei mesi, in un percorso di ospitalità condiviso e guidato. Inoltre, domani alle 20.30 nella sala Manifattura della Fondazione San Filippo Neri, in via Sant’Orsola 52, dopo i saluti dell’assessore al Welfare Giuliana Urbelli, due famiglie che hanno aderito al progetto racconteranno la loro esperienza. Si tratta di nuclei familiari che hanno partecipato, con altri, al primo percorso di formazione per famiglie WelcHome svolto in primavera, e da inizio estate hanno accolto giovani stranieri. (Dire)