Riforma terzo settore. Anteas: “Serve un confronto maggiore”
ROMA - “La riforma necessita di un necessita di un maggior confronto”. E’ quanto ha affermato Sofia Rosso, presidente Anteas, l’associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà, in merito alla approvazione dei decreti attuativi della delega sulla riforma del terzo settore, lo scorso venerdì 12 maggio. Una riforma, spiega l’associazione, che interessa tutte le realtà di volontariato, coinvolgendo circa 300mila organizzazioni per un milione di lavoratori e 5 milioni di volontari. “Numeri significativi che danno il peso e il senso di quanto sia strategico questo settore in Italia - ha aggiunto Rosso -. Una riforma però che necessita di un maggior confronto. Del resto, questo principio di esercizio democratico della partecipazione ai processi decisionali è stato più volte posto all’attenzione del governo” ha sottolineato il presidente di Anteas. “L’auspicio, a questo punto è quello d’invitare il Parlamento a verificare l’ipotesi di una proroga per un maggiore approfondimento dei decreti attuativi al fine di arrivare ad una stesura largamente condivisa” auspica Sofia Rosso, la quale ha aggiunto che “Anteas nazionale intende porre l’accento sulla necessità di omogeneizzare le norme relative al volontariato e alla promozione sociale, così come dichiarato nel testo della legge di riforma”.