10 febbraio 2010 ore: 11:57
Immigrazione

Sgomberi a Milano, Naga: "Interpretazione sbrigativa e fuorviante della norma Ue"

L'associazione accusa l'amministrazione comunale: a nessuno degli stranieri allontanati sarebbe stata contestata la carenza di mezzi di sussistenza
MILANO – Gli sgomberi messi in atto dal comune di Milano sono privi di fondamento. “L'amministrazione comunale, offrendo un'interpretazione sbrigativa e fuorviante della norma europea, prosegue imperterrita nella sua politica di distruzione dei campi con i soliti obiettivi standard della “sicurezza” e della rimozione”. È il commento di Pietro Massarotto presidente del Naga all'indomani del ventiquattresimo sgombero del 2010, di cui tredici nel solo mese d febbraio. Il vicesindaco di Milano e assessore alla sicurezza Riccardo De Corato aveva infatti dichiarato che l'amministrazione comunale “non agisce arbitrariamente ma seguendo una direttiva dell'Unione Europea che prevede l'allontanamento dei comunitari che non hanno mezzi per sostenersi". La lettura giuridica del Vice Sindaco, agli occhi del presidente del Naga appare “strumentale”. A nessuno degli stranieri allontanati sarebbe infatti stata contestata la carenza di mezzi di sussistenza, “né che mai a nessuno sia stata notificata alcuna intimazione di sgombero” prosegue Massarotto, “proprio la Direttiva 2004/38/CE prevede, peraltro, che in nessun caso una misura di allontanamento debba essere presa nei confronti di lavoratori subordinati, lavoratori autonomi o richiedenti lavoro". La stessa direttiva poi “vieta espressamente l'allontanamento dei minori. Ma l'amministrazione comunale di questo non si cura”. (is)
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