"Shalom!", il documentario sul Coro Papageno del carcere di Bologna
BOLOGNA - “È un film di canto e di parola: sentiamo le voci dei membri del coro, il punto di vista è il loro”. La regista Enza Negroni sintetizza così “Shalom! La musica viene da dentro. Viaggio nel coro Papageno”, un documentario sul coro misto nato nel carcere bolognese della Dozza da un’idea di Claudio Abbado che unisce più di 30 elementi di 20 diverse nazionalità, assieme ad alcuni coristi volontari esterni, diretti dal Maestro Michele Napolitano. “Abbiamo dato voce ai detenuti che partecipano a questo progetto unico in Italia – continua Negroni – raccontando i rapporti tra maestro, coristi e volontari: nel corso degli anni (il Coro è nato nel 2011, ndr) sono nate relazioni e amicizie molto belle. I coristi raccontano a viva voce le loro esperienze intime, le loro emozioni e le prospettive future, tra cui la musica e il Coro stesso, in cui vorrebbero rimanere anche una volta usciti”. Tutto è cominciato nel 2015, da un’idea della produttrice Valeria Consolo, vincitrice del bando di Film Commission Regione Emilia-Romagna: “Lavoriamo insieme da 20 anni – spiega Negroni – Visto che la mia ultima avventura è stata ‘La prima meta’, il film sulla squadra di rugby della Dozza, mi ha proposto questo nuovo progetto, d’accordo con l’associazione Mozart14”. Mozart14, presieduta oggi da Alessandra Abbado, dal 2014 sostiene le iniziative musicali avviate in ambito sociale dal maestro Abbado: il Coro Papageno; il progetto Tamino, che porta la musica in ospedale per i bimbi ricoverati; il Leporello, laboratorio di songwriter con i ragazzi del carcere minorile del Pratello; il Cherubino, laboratorio di canto corale che unisce bimbi e adolescenti, anche con disabilità.
Così, due anni fa la regista si avvicina al Coro, seguendone le prove, e nel 2016 comincia a girare: “Le prove sono ogni lunedì: prima con il reparto maschile, poi con quello femminile. Mi sono innamorata di questa storia. L’anno scorso, poi, è stato particolarmente speciale per il Papageno, che si è esibito sia in Senato, sia in Vaticano. Senza dimenticare la popstar Mika, che per la sua trasmissione televisiva ha scelto di esibirsi con il Papageno, entrando in carcere”. Il documentario racconta sia le prove all’interno della casa circondariale sia le esibizioni fuori, alle quali, però, non tutti possono partecipare: “Chi ha pene molto lunghe non può uscire: ‘Shalom!’ racconta anche questo, di chi grazie al canto può lasciare, almeno per qualche ora, il carcere, e di chi, invece, non può, e guarda gli amici partire”. In “Shalom!” si parla anche dei rapporti nati tra coristi maschi e coriste femmine, che partecipano a prove distinte e che si riuniscono solo in occasione dei concerti.
Attraverso il racconto dei componenti del Coro Papageno lo spettatore entra nella casa circondariale per capire come la partecipazione a un coro possa cambiare una vita dopo una lunga permanenza in carcere. Per alcuni detenuti, poi, i brani eseguiti rappresentano il collegamento con il loro Paese di origine, grazie soprattutto alla scelta del maestro Napolitano, che ha volutamente selezionato brani di tradizione macedone, italiana, nord europea, araba, brasiliana, rom e di musica classica.
“Shalom!” sarà presentato fuori concorso in anteprima assoluta nella sezione Biografilm Music, per il 13° Biografilm Festival (in calendario a Bologna fino al 19 giungo). I film è in programma per venerdì 16 giugno alle ore 11.30 presso il Cinema Lumière e domenica 18 giugno alle ore 20.30 al Biografilm Hera Theatre Cinema Arlecchino. Sabato 17 giugno, invece, alle ore 15 il Coro Papageno terrà l’annuale concerto aperto al pubblico presso la casa circondariale Dozza, unica occasione per ascoltarlo dal vivo. (Ambra Notari)