''Stop-it.org'', per segnalare siti e chat sospetti. L’iniziativa di Save the children e Polizia delle comunicazioni
Lo staff del sito svolgerà un lavoro quotidiano di verifica delle e-mail e dei siti segnalati dai naviganti; la verifica di siti e chat contenenti immagini e materiali illegale o dannoso avverrà soltanto dopo l’autorizzazione da parte della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Gli operatori provvederanno a redigere e tenere aggiornata una banca dati sulle cifre e le caratteristiche delle segnalazioni ricevute. Il gruppo di lavoro di “Stop-it” sarà preparato e seguito dal personale della Polizia attraverso regolari corsi di aggiornamento; la formazione riguarderà sia il metodo (come riconoscere materiale pedo-pornografico e cosa fare quando lo si scopre), sia tutti gli aspetti legislativi connessi alla pedo-pornografia. Inoltre lo staff avrà accesso all’assistenza psichiatrica di cui dispongono tutti gli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni coinvolti nella lotta alla pedo-pornografia.
Co-finanziato dalla Commissione europea nell’ambito dell’Internet Action Plan, strategia dell’Unione per la tutela dell’infanzia in rete, il progetto viene realizzato in coordinamento con organizzazioni e agenzie già impegnate nella lotta alla pedo-pornografia on line, come Ecpat, Movimento consumatori, Consiglio Nazionale degli Utenti, Arci, insieme ad attori del mercato di internet e della comunicazione come Tiscali, Internet Company Europea e Key Partner che ha aiutato per la comunicazione dell’iniziativa. Importante anche la relazione con l’associazione italiana degli internet provider (Aiip), che faciliterà la connessione di questa iniziativa non profit con le responsabilità e il ruolo del mercato web.
“Stop-it” è il primo sito che lavora su scala globale in rete con le hot-line di tutto il mondo attraverso l’associazione internazionale “Inhope”, partnership che consente all’iniziativa di contrastare la pedo-pornografia nel contesto di un’azione transnazionale. Si calcola che attualmente ci siano in rete 70mila siti contenenti materiale pedo-pornografico, per un totale di 12 milioni di immagini; i minori coinvolti sarebbero circa 2 milioni. Ogni giorno navigano in Internet circa 25 milioni di bambini e si prevede che nel 2005 diventeranno oltre 44 milioni. E anche in Italia le cifre del fenomeno assumono contorni allarmanti: alla fine del settembre 2001 erano stati denunciati 1.895 newsgroup italiani; 601 sono i veri e propri siti Internet italiani e 3.627 i siti che contengono evidente materiale di pedo-pornografia con riferimenti espliciti al territorio nazionale. Nella penisola il giro d’affari intorno alla pedo-pornografia fa registrare un fatturato annuo di oltre 11 miliardi di euro (21mila miliardi di lire). Un sito pedofilo può guadagnare fino a 90mila euro al giorno (180 milioni di lire) attraverso la vendita di foto e video contenenti scene di sesso tra adulti e bambini.
Secondo il direttore di Save the Children Italia, Angelo Simonazzi, “Le istituzioni hanno il dovere di promuovere politiche che tutelino i diritti dei minori”, ma è necess