27 maggio 2013 ore: 16:02
Immigrazione

Castel Volturno, l’integrazione dei migranti parte dai più piccoli. L’attività della scuola Villaggio Coppola

Nella cittadina casertana (40 mila abitanti) la metà è rappresentata da africani, soprattutto nigeriani. L’istituto comprensivo Villaggio Coppola rappresenta una scuola all’avanguardia. L’avventura del gruppo di giocoleria e clowneria
Stefano G. Pavesi/Contrasto Scuola multietnica. Bambini sulle scale

Scuola multietnica. Bambini sulle scale

NAPOLI – A Castel Volturno, l’integrazione parte dai più piccoli. Nella cittadina casertana su 40 mila abitanti, la metà è rappresentata da africani, soprattutto nigeriani. Qui il disagio e lo spaesamento riguardano tutti, eppure, grazie ai bambini, il seme dell’integrazione tra culture è stato piantato. Lo dimostrano esperienze positive come quelle dell’Istituto comprensivo Villaggio Coppola. Prima che arrivassero i migranti negli anni ’80, Castel Volturno era già un non luogo, agglomerato di edifici senza regole, alla periferia di una modernità disordinata e priva di risorse che ha cancellato angoli di incontro, di sviluppo e di lavoro. In questo territorio-dormitorio il costo della vita è più basso che altrove: lo sono gli affitti, i generi alimentari, il lavoro malpagato. Un risparmio che si baratta ad un costo umano molto più alto: la mancanza di servizi, sicurezza, opportunità. “Si danno tutte le colpe agli immigrati - racconta Francesco, 21 anni, operatore della Casa del bambino, un asilo e dopo-scuola, che è diventato un punto di riferimento sul territorio - Ma c’è una grande chiusura sia da parte degli italiani, sia da parte dei nigeriani. Qui ognuno pensa per sé. A partire dai politici. Abbiamo tantissime risorse, ma per i giovani non c’è niente, il campo sportivo e il palazzetto dello sport sono bloccati da 4 anni”. Il comune è stato sciolto ad aprile per infiltrazioni mafiose.

L’I.C. Villaggio Coppola è una scuola all’avanguardia, una palestra attrezzata, lavagne interattive e tanti corsi pomeridiani per la lotta alla dispersione scolastica. Nell’istituto - che conta 1250 allievi tra scuola dell’infanzia, elementari e medie - il 25-30% dei bambini è rappresentato da figli di migranti perfettamente a loro agio. L’anno scorso è risultata prima della scuola una bambina rom. “Non ci siamo stupiti, il nostro lavoro è quello di dare a tutti l’opportunità di esprimere le loro potenzialità. Integrazione è rivolgersi allo straniero tenendo conto delle sue particolari esigenze”, spiega la dirigente scolastica, Nicoletta Fabozzi. “Abbiamo alunni di seconda, e in alcuni casi, di terza generazione - racconta il vicepreside Luca Mascia - Qui il disagio investe in modo forte tutti, anche se in proporzione più sostenuta i bimbi dei migranti. Quando ci rendiamo conto che un bambino non mangia per molte ore al giorno ci attiviamo per fornire i pasti. O quando le famiglie non possono permettersi i libri, anche perché le cedole arrivano con mesi di ritardo, forniamo fotocopie e i libri donati dagli ex allievi”.

Tra i laboratori realizzati c’è quello di clowneria e arti circensi tenuto in modo volontario da Alessandro Ferrara, ricercatore della “Sigma Filosofia”: metodo che utilizza la musica, la danza e le arti di strada per far sorridere e restituire la fiducia in sé a persone con varie forme di disagio sociale. Alessandro racconta: “Mi sono reso conto che a Castel Volturno c’è un'integrazione spontanea tra italiani e africani, che nasce ‘dal basso’ soprattutto nelle scuole, nonostante le condizioni di estremo disagio sociale in cui versa la popolazione. Tuttavia proprio per la mancanza di opportunità tanti bambini, a partire dai dieci anni, sono a rischio di cadere nel sistema della criminalità organizzata. Così è nata l’avventura del gruppo di giocoleria e clowneria “scugnizzi auto poietici”. Per raccontare questa esperienza e ricordare la necessità del rispetto delle Convenzioni Onu per i diritti dell'infanzia e delle persone diversamente abili e l'abbattimento delle discriminazioni razziali, nasce l’evento “Castel Volturno- Africa”, organizzato da Creattivi, Sigmasofia Onlus e Istituto Comprensivo Villaggio Coppola, con il patrocinio morale del Comitato Campania dell'UNICEF, che si terrà domani, martedì 28 maggio, alle 18.00 nella piazza delle feste di Castel Volturno. (Alessandra del Giudice - Napoli Città Sociale)
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