4 novembre 2013 ore: 16:57
Società

“Nonni adottano studenti”: a Bologna oltre 80 fuori sede hanno trovato casa

Promosso da Confabitare per il quinto anno consecutivo, l’iniziativa punta a preservare gli universitari dagli affitti in nero e offre compagnia e supporto agli anziani. Zanni (presidente): “Alcuni, una volta finita l’università, hanno consigliato l’esperienza agli amici”
Giovani studenti

Giovani studenti

BOLOGNA – “Un vecchio e un bambino si presero per mano e andarono insieme incontro alla sera”, canta Francesco Guccini. E proprio a Bologna prende il via, per il quinto anno consecutivo, il progetto “Nonni adottano studenti”, promosso da Confabitare. “Dopo le esperienze degli anni passati e i grandi numeri dello scorso anno riproponiamo l’iniziativa con l’intento di superare i numeri dello scorso anno”: spiega Alberto Zanni, presidente nazionale dell’associazione proprietari immobiliari di Bologna. Infatti, solo lo scorso anno sono stati 83 i giovani che hanno trovato un alloggio grazie al progetto che coniuga la necessità di preservare gli studenti dagli affitti in nero e offre, contestualmente, compagnia e supporto agli anziani, compreso la prevenzione per truffe. Infatti, in cambio di qualche piccola commissione (per esempio la spesa o l’andare a comprare i medicinali) gli studenti riceveranno una singola arredata di tutto punto in cui poter trascorrere gli anni dedicati agli studi, senza pagare l’affitto.

Un’occasione da non perdere quindi, aperta a tutti, ma non priva di selezioni. “È nostro interesse selezionare le persone che si candidano a questo servizio perché non vogliamo che gli anziani si ritrovino a dover affrontare situazioni particolari o viceversa. Merito forse dei grandi risultati ottenuti negli anni è anche questa nostra scrematura iniziale”. Ai giovani che faranno domanda infatti, che possono candidarsi presso gli uffici in via Marconi 6/2, telefonando allo 051270444 o scrivendo a info@confabitare.it, verrano chieste delle referenze, così come ai “nonni”, e poi, le due parti, verranno fatte incontrare per conoscersi prima di andare a vivere insieme. “Anziani e studenti sono stati entrambi soddisfatti e pronti a ripetere l’avventura – conclude Zanni - Basti pensare che alcuni di loro, una volta terminato il percorso universitario, hanno consigliato l’iniziativa ad altri amici studenti che poi sono subentrati nelle case dei nonni”. (irene leonardi) 

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