27 maggio 2015 ore: 18:46
Immigrazione

Agenda Ue, Save the children: "Giusta direzione"

L'organizzazione si dice soddisfatta per la responsabilità condivisa dell’Europa e l’ampliamento operativo di Frontex, ma ritiene che siano necessari più ricollocamenti per i profughi e un mandato esplicito di ricerca e soccorso in mare
Europa

ROMA - "Il deterioramento della situazione in Libia, così come le migliorate condizioni meteo, hanno portato ad un aumento negli ultimi mesi del numero di migranti in partenza per l'Europa, oltre 16.000 solo nel mese di aprile. In questo contesto, Save the Children accoglie con favore il riconoscimento da parte della Commissione europea di una responsabilità condivisa nell’accoglienza di quei migranti che rischiano le loro vite - e troppo spesso le perdono - in un viaggio disperato e pericoloso nel tentativo di raggiungere le coste europee, compresi coloro che fuggono dai conflitti e le vittime di persecuzioni, violenze, tortura".  

"Save the Children, l’Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare i bambini e promuoverne i diritti, riconosce che la proposta della Commissione di un sistema di ricollocazione europeo sia un passo nella giusta direzione. Tuttavia, dato il largo e crescente numero di persone che attraversano il Mediterraneo, 40.000 posti sono il minimo sforzo che gli Stati membri dell'UE devono garantire nel condividere la responsabilità di proteggerli. Per quanto riguarda i minori non accompagnati che raggiungono le frontiere degli Stati membri, dovrebbe essere identificata una soluzione a lungo termine nel loro migliore interesse e dovrebbero quindi essere ricollocati solo nel caso in cui questo rappresentasse la soluzione migliore".  

"Dobbiamo avere ben chiaro che la responsabilità degli Stati membri dell'Ue inizia ancora prima che i migranti raggiungano le nostre frontiere, nel centro del Mediterraneo, dove migliaia di bambini hanno assistito alla morte dei loro cari, tra cui i genitori, i parenti e gli amici", dice Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia". 

Save the Children accoglie con favore il nuovo piano operativo di Frontex con l’ampliamento della propria area operativa a 138 miglia, a sud della Sicilia e, in particolare, il conseguente maggiore sostegno al Governo italiano nel salvare vite umane. “Tuttavia, data la portata della crisi in corso nel Mediterraneo e il rischio di perdere altre migliaia di vite di migranti, tra cui migliaia di bambini accompagnati e non accompagnati, impegnati nel tentativo di effettuare la pericolosa traversata, Save the Children ritiene che l’azione proattiva di ricerca e salvataggio debba essere la priorità degli Stati membri dell'UE e di conseguenza a tal fine che le operazioni nel Mediterraneo debbano essere condotte con uno specifico mandato di ricerca e soccorso”, conclude Valerio Neri. Dall’inizio dell’anno a ora, secondo le stime di Save the Children, sono più di 36.600 i migranti arrivati sulle nostre coste, di cui oltre 3.200 minori, 2.092 dei quali non accompagnati.

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