2 dicembre 2016 ore: 14:32
Disabilità

Centro documentazione handicap, i primi trent’anni del gruppo educatori

In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, Cdh organizza il convegno “Sostenere il cielo”. Parmeggiani (Cdh): “Occasione per ragionare sul valore della diversità, sulla cultura della disabilità nel recente passato e sulla direzione da intraprendere per il futuro”

BOLOGNA – Trent’anni, oltre 15 mila bambini incontrati, tanti progetti seguiti in Italia e all’estero. Sono questi i numeri di progetto Calamaio, lo storico gruppo di educatori e animatori con disabilità del Cdh, il Centro documentazione handicap di Bologna, che sabato 3 dicembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, festeggerà i suoi primi 30 anni vita. 

Lo farà con il convegno “Sostenere il cielo” (ore 15, Sala Farnese di Palazzo d’Accursio): il titolo prende spunto da una storia africana, dove un valoroso guerriero Masai incontra un uccellino capovolto. All’inizio lo crede morto, poi gli domanda il perché di quella posizione. L’uccellino risponde: “Ho sentito dire che il cielo sta per cadere, e io mi preparo a sostenerlo”. E il guerriero, ridendo: “Come puoi sperare di sostenerlo con quelle zampette che sembrano stecchetti di paglia”. Il passerotto, senza cambiare posizione, ribatte: “Io faccio del mio meglio, e tu cosa fai?”. Spiega Roberto Parmeggiani, presidente Cdh: “Il Progetto Calamaio è come quell’uccellino che, senza pensarci due volte, di fronte alla sfida dell'inclusione, della valorizzazione delle diversità, della partecipazione attiva delle persone con disabilità alla vita sociale e culturale, si mette in gioco facendo del suo meglio”. 

Ed è proprio sul ruolo attivo delle persone con disabilità che Parmeggiani mette l’accento: “Se consideriamo la persona con disabilità protagonista, ribaltiamo la logica secondo la quale ragioniamo sull’inclusione”. Un ragionamento che, in questi decenni, è stato condiviso in primis con le scuole, poi con musei, teatri, istituzioni ed enti che “hanno voluto essere contaminati dal nostro modo di pensare”. 

Al convegno interverranno Claudio Imprudente e Mario Paolini, a cui sarà affidata una riflessione sullo stato di salute dell’inclusione, “un’occasione per ragionare sul valore della diversità, sulla cultura della disabilità nel recente passato e sulla possibile direzione da intraprendere per il futuro”, conclude Parmeggiani. (Ambra Notari)

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