Cittadinanza, assistenti sociali: passo in avanti, Senato approvi subito
ROMA - "E’ un passo in avanti dell’intero Paese, una conquista di civiltà che colloca l’Italia a fianco di tanti grandi Paesi del mondo”. Così Silvana Mordeglia, presidente del Consiglio nazionale degli Assistenti sociali commenta l’approvazione da parte della Camera della nuova legge sulla cittadinanza. “L’introduzione dello ius soli temperato – che riconosce che è italiano il bambino che nasce e cresce in Italia da genitori già stabilmente nel nostro Paese – e lo ius culturae - che consente di accedere alla cittadinanza anche a quei bambini che, arrivati in Italia in età inferiore ai 12 anni, hanno concluso un ciclo di cinque anni di scuola nella Penisola – è davvero il segno che questa nostra Italia sta cambiando, e in meglio. Non era, infatti, più accettabile che, ad esempio, tanti giovani stranieri di seconda generazione nati e cresciuti in Italia non potessero godere degli stessi diritti di cittadinanza di tutti gli italiani”, spiega ancora Mordeglia.
“Questa norma va apprezzata – prosegue - soprattutto perché restituisce dignità a decine di migliaia di persone fino ad emarginate e discriminate: persone che – in moltissimi casi – contribuiscono concretamente allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese”. “Ora – conclude – c’è da augurarsi che anche il Senato approvi rapidamente questa norma che mostra anche come si possa dare concretezza sostanziale a temi come solidarietà e integrazione che altrimenti rischiano di essere vuoti ed astratti concetti”.