Migranti, il cardinale Vegliò: l'Ue scelga una nuova politica
La morte di 10 donne annegate ieri nel Canale di Sicilia per il naufragio di un gommone "e' una tragedia". Ad affermarlo e' il cardinale Antonio Maria Veglio', presidente del Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, ai microfoni di Radio Vaticana.
Per il card. Veglio' quella di ieri e' solo "l'ultima tragedia: magari fosse l'ultima! E' l'ultima come tempo, ma purtroppo continueranno". "Non e' colpa di nessuno, almeno a livello istituzionale", prosegue, augurandosi "che queste cose tragiche che avvengono diano un po' un risveglio alla popolazione, perche' purtroppo in Italia ancora c'e' gente che assolutamente non ne vuole sapere di questi fenomeni: li rigetta come fossero dei peccati, come fossero delle cose orribili". "I migranti non li vogliono avere tra i piedi", e' il pensiero diffuso. Per questo, "mi auguro che questo che sta avvenendo smuova un po' questa stupida mentalita' di rigetto", continua il card. Veglio', per il quale "tutti hanno diritto di vivere in un modo migliore, tutti hanno diritto a emigrare".
Rispetto all'arrivo sulle nostre coste di minori non accompagnati, il card. Veglio' pensa "sia una scelta voluta da parte di quelli che pensano di emigrare: a un bambino non si puo' dire no, a un bambino non si puo' rifiutare qualsiasi cosa, per cui mandano avanti queste creature creando un dramma enorme". L'auspicio del card. Veglio' e' che "questo fenomeno aiuti un po' l'Europa a pensare a una politica nuova, una politica piu' incisiva, una politica piu' convinta per aiutare queste popolazioni". (www.agensir.it) (DIRE)