Premio Morrione per il giornalismo investigativo: ecco i vincitori
TORINO - “Caro Cordone” di Veronica Di Benedetto Montaccini e Francesca Candioli, “Doppia ipocrisia” di Madi Ferrucci, Flavia Grossi e Roberto Persiae “Welcome to your gig”di Lorenzo Pirovano e Giovanni Sacchi sono le inchieste vincitrici della settima edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo.
La Giuria, presieduta da Giuseppe Giulietti, ha premiato nella categoria video l’inchiesta sulla conservazione di cellule staminali in Italia dal titolo “Caro cordone”, per aver “ricostruito con rigore i confini tecnici e scientifici di una questione di grande rilievo sociale e morale”.
Ex aequo, nella medesima categoria, è stata premiata anche l’inchiesta “Doppia ipocrisia” che “con coraggio e caparbietà, seguendo la pista dei trasporti marittimi, ha svelato i collegamenti dell’industria bellica italiana con il traffico d’armi transnazionale”.
Infine, nella categoria webdoc, a trionfare è stata “Welcome to your gig”, i cui autori, a detta della giuria, sono stati “capaci di ritrarre un fenomeno in fieri ma già molto stratificato nel mercato del lavoro italiano e globale, consegnando al pubblico uno strumento utile a comprenderne la complessità”.
E’ arrivata in finale per la categoria webdoc l’inchiesta “Le crepe del marmo” di Marco Carlone, Elena Pagliai, Daniela Sestito sulle problematiche legate al mondo del marmo. La premiazione si è svolta lo scorso 27 ottobre al Piccolo Regio di Torino; in finale sono arrivati quattro progetti di inchiesta selezionati tra i 56 candidati e quattro team di giornalisti under31 selezionati tra 90 partecipanti.