20 giugno 2016 ore: 17:48
Immigrazione

Rifugiati: oltre 8 mila accolti in Emilia-Romagna, 833 i minori soli

L’Emilia-Romagna accoglie il 6,6% dei 122 mila richiedenti o titolari di protezione internazionale o umanitaria presenti in Italia: 7 mila sono nei Cas, 1.019 nello Sprar. Gualmini: “Solo lo scambio e l’unione tra i popoli possono proiettarci verso un futuro migliore e una società aperta e plurale”
Unhcr. Rifugiati che scappano

BOLOGNA – Sono oltre 8 mila i richiedenti o titolari di protezione internazionale o umanitaria accolti in Emilia-Romagna (dati al 16 giugno), pari al 6,62 per cento dei 122 mila presenti in Italia. Sono 833 i minori stranieri soli, in maggioranza maschi (782) sul totale degli oltre 14 mila distribuiti a livello nazionale. Nei primi 6 mesi del 2016 sono oltre 47 mila i migranti sbarcati sulle coste italiane (dati Prefettura di Bologna e ministero dell’Interno). In occasione della Giornata mondiale del rifugiato del 20 giugno, la Regione Emilia-Romagna diffonde i dati sull’accoglienza a livello regionale. “Mai dimenticare la condizione di chi è costretto a scappare da terre devastate da guerre e carestie e a chiedere asilo in Paesi lontani sperando di migliorare la propria condizione e quella dei propri cari – ha detto Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e assessore a Welfare e Politiche abitative – L’Emilia-Romagna è la terra dell’accoglienza responsabile e della solidarietà, siamo convinti che solo lo scambio e l’unione tra i diversi popoli possano proiettarci verso un futuro migliore e una società più aperta e plurale”. L’attenzione della Regione è dedicata, in particolare, alla presenza dei minori stranieri non accompagnati per i quali “servono misure di accoglienza più specializzate, sistemi di accertamento dell’età anagrafica più efficienti, maggiore coordinamento tra le strutture di prima e seconda accoglienza, azioni di contrasto all’accattonaggio e alla prostituzione minorile”. A questo scopo, all’interno del sistema regionale di accoglienza dei minori, la Regione intende potenziare gli interventi mirati all’autonomia, anche attraverso l’insegnamento della lingua italiana, l’inserimento nelle strutture di mediatori linguistico-culturali, la realizzazione di progetti educativi personalizzati. 

I dati. Al 16 giugno 2016 sono 8.085 i richiedenti o titolari di protezione internazionale o umanitaria accolti in Emilia-Romagna, di cui 7.066 si trovano nei Centri di accoglienza straordinaria (erano 1.729 nel luglio 2014)) e i restanti 1.019 nelle strutture che fanno parte del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar). Sono 307 i migranti accolti nell’hub regionale (centro di prima accoglienza) di via Mattei a Bologna. Il maggior numero di richiedenti asilo è accolto a Bologna: 1.554 di cui 269 nello Sprar. Seguono Parma con 1.049 presenze (185 nello Sprar), Modena con 995 (118 nello Sprar), Reggio Emilia 902 (62 Sprar), Ravenna 881 (93 Sprar), Rimini 704 (87 Sprar), Forlì-Cesena 691 (78 Sprar) e Piacenza con 609 (di cui 21 nello Sprar). 

I minori non accompagnati. Sono 833 i Msna accolti in regione (dati a fine marzo 2016). In maggioranza sono maschi (782). La fascia di età più rappresentata è quella dei 17enni (56,3% su scala nazionale, 59,5% su scala regionale). I numeri confermano la massiccia presenza di minori albanesi (448), in netta prevalenza sulle altre cittadinanze: Marocco (46), Gambia e Pakistan (50), Kosovo (15), Libia e Siria (1). È Bologna la città in cui il numero di minori stranieri soli è maggiore, 315 pari al 37,8% del totale, 163 sono a Ravenna, 99 a Modena, 15 a Ferrara. 

Volontariato. Sono 271 i percorsi individuali attivati nell’ambito dell’accordo sottoscritto nel giugno 2015 da Regione, Prefettura di Bologna e Terzo settore per sostenere la realizzazione di attività di volontariato per l’integrazione sociale dei migranti accolti nelle strutture di accoglienza governative per richiedenti protezione internazionale. Sono distribuiti in 21 dei 38 distretti del territorio. I settori interessati sono la cura del verde pubblico, la manutenzione di spazi pubblici, la partecipazione a eventi socio-culturali. entro settembre 2016 ne saranno attivati altri. A breve la Regione liquiderà i primi contributi ai Comuni che hanno avviato questi percorsi. 

Accoglienza. La Regione intende promuovere progetti di accoglienza in famiglia di richiedenti o titolari di protezione internazionale. Queste attività, con il coinvolgimento delle sezioni locali della Caritas o nell’ambito del Sistema nazionale di accoglienza Sprar, sono già attive a Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Rimini, Cattolica.  

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