Social card, "così è soltanto elemosina"
FIRENZE - “Il metodo Social card attualmente in vigore non ci soddisfa per nulla. La misura tenuta in piedi cosi come è adesso, serve a poco perché non è un percorso vero di integrazione e di presa in carico delle famiglie bisognose, i progetti di aiuto vanno legati ad una filiera di inclusione altrimenti lasciano il tempo che trovano. In questo modo invece la Social Card rischia di essere un’elemosina che è l’opposto del welfare”. Lo ha detto la vicepresidente della regione Toscana Stefania Saccardi in merito alla struttura attualmente in vigore della Social Card, sulla quale la scorsa settimana a Roma si è tenuto un incontro tra il ministero e le regioni. Saccardi, che copre anche la delega alle politiche sociali, saluta invece con favore l’idea del ministro Poletti di superare la logica del bando per l’assegnazione della social card per arrivare a una gestione tramite sportello nei municipi.