Sondaggio mette a nudo i dati del boicottaggio europeo sui prodotti Usa: sono i consumatori inglesi i più ''antiamericani''
Da questa rilevazione statistica, commissionata alla Krc research dall'agenzia internazionale di relazioni pubbliche Weber Shandwick e pubblicata su "Italia Oggi" del 24 aprile 2003, risulta che in Francia e Germania i marchi angloamericani verranno boicottati da un consumatore su dieci. La critica sull'intervento militare in Iraq espressa dai consumatori attraverso i loro acquisti rischia di far perdere affari per miliardi di dollari: secondo il sondaggio della Krc, infatti, il 17% dei consumatori francesi, per esempio, si è dichiarato "meno disposto" ad acquistare prodotti americani, mentre il 10% è "pronto a evitare" i prodotti inglesi. Un trend confermato anche in Germania, dove il 13% degli intervistati ha preso le distanze dal "made in Usa" e il 10% rinuncerà ai prodotti inglesi.
I dati statistici evidenziano anche una percentuale di consumatori tedeschi favorevoli agli angloamericani: il 9% si sente più propenso di prima verso i prodotti Usa e il 7% ha deciso di premiare i prodotti britannici con i propri acquisti.
Un altro dato interessante e' quello relativo al boicottaggio tra "alleati", praticato da quell'11% di consumatori inglesi che si e' dichiarato avverso all'acquisto dei prodotti Usa, a cui corrisponde un 4% che si e' invece dichiarato più favorevole che in passato ai marchi statunitensi.
Rispetto alla scelta del boicottaggio come strumento di pressione politica, dal sondaggio emerge che il 39% degli inglesi è più favorevole che in passato a questa pratica, mentre questo valore scende al 32% e al 28% in Francia e Germania, mentre le percentuali di coloro che si sono dichiarati meno disposti di prima al boicottaggio corrispondono rispettivamente al 29, 32 e 56 per cento.
"In Francia e Germania la presa di posizione pacifista dei leader politici e dei principali media si è diffusa anche fra i consumatori -ha raccontato a Italia oggi Colin Byrne, dirigente della Weber Shandwick-. L'opinione pubblica inglese è meno ostile alla guerra, ma la cosa sorprendente è che, in termini generali, i consumatori sembrano essere diventati più politicizzati. Dei tre paesi presi in esame, gli inglesi sembrano maggiormente propensi a far leva sul proprio potere d'acquisto per evidenziare una questione importante che li riguarda".