Terzo settore, a Bologna sono 1500 le realtà attive
BOLOGNA – Sono 1500 le realtà del Terzo settore attive nel territorio metropolitano bolognese, tra organizzazioni di volontariato, cooperative sociali e associazioni di promozione sociale. In collaborazione con gli enti locali, questa rete si attiva per dare risposte ai bisogni emergenti del territorio. L’occasione per fare il punto sul Terzo settore nella Città metropolitana di Bologna è stata la conferenza stampa di presentazione di Volontassociate, la XIV edizione della Festa del volontariato e dell’associazionismo in calendario a Fico Eataly World domenica 16 settembre.
In base alle iscrizioni al registro regionale al 1° gennaio 2017, le organizzazioni di volontariato che all’interno della Città metropolitana svolgono attività senza fine di lucro con finalità di carattere sociale, civile o culturale, sono 583. Il settore di attività prevalente è quello socio-assistenziale e sanitario con la presenza rispettivamente di 140 e 129 associazioni, la maggior parte delle quali situate nel capoluogo metropolitano.
Le cooperative sociali, invece, hanno lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione dei servizi socio-sanitari ed educativi (cooperativa tipo A) e lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, commerciali o di servizi – finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (cooperativa tipo B). Sono 133 le cooperative sociali presenti nella Città metropolitana di Bologna e iscritte all’albo regionale. Più della metà sono cooperative sociali di tipo A.
Le associazioni di promozione sociale, ovvero quelle che perseguono, senza scopo di lucro, interessi collettivi attraverso lo svolgimento continuato di attività di promozione sociale rivolte a favore degli associati e di terzi, sono 785. I settori di attività prevalenti sono quello culturale (209), quello relativo ad attività di intrattenimento e ricreative (197) e quello delle attività sportive (119).
Ma, fanno sapere dalla Città metropolitana di Bologna, “il quadro non è esaustivo: le iscrizioni al registro regionale, infatti, rilevano solo una parte dei soggetti del terzo settore esistenti e operanti sul territorio. In realtà, la rete delle associazioni nell’area metropolitana è molto più ampia”. (Ambra Notari)