25 gennaio 2005 ore: 17:27
Società

Valdesi e cattolici inaugurano a Pinerolo un monumento alle vittime dell'intolleranza. Un'iniziativa ecumenica volta a condannare ogni violenza

prigioniero in un lager.

prigioniero in un lager.

ROMA - "Una predicazione in pietra e in bronzo per testimoniare il dovere della memoria all'intera cittadinanza": così il pastore valdese Paolo Ribet ha definito il monumento alle vittime della violenza e dell'intolleranza che verrà inaugurato a Pinerolo (TO) il prossimo 27 gennaio alle 16.30, Giornata della memoria. Ne dà notizia l'agenzia Nev, Notizie evangeliche. Si tratta di un'iniziativa ecumenica, promossa da valdesi e cattolici, volta a condannare ogni violenza, a cui hanno partecipato anche la Regione Piemonte, il Comune di Pinerolo, enti pubblici e privati della zona e singoli cittadini.

La statua, opera dell'artista austriaco recentemente scomparso Gerald Brandstötter, è gemella a quella che si trova nella città di Steyr, Austria, a commemorazione del martirio di cento valdesi che - come si legge nella targa del monumento - "nel 1398 furono mandati al rogo a causa della loro fede che non vollero rinnegare". "Non aveva senso semplicemente ricordare un evento avvenuto lontano da Pinerolo, né ricordare soltanto le vittime valdesi - ha ancora spiegato Ribet all'Agenzia stampa NEV - ma si è voluto fare di questo monumento un evento che coinvolgesse tutta la cittadinanza e ricordasse tutte le vittime di violenze e persecuzioni politiche e religiose". Accanto al monumento saranno poste alcune pietre con i nomi e luoghi che accompagnano tragicamente la memoria del secolo scorso: Auschwitz, Hiroshima, il Ruanda e altri ancora.

Gerald Brandstötter ha pensato la sua opera come "una sequenza di fiamme e volti che sale verso l'alto, ma il fuoco, non riesce a cancellare i volti che, trasformati in maschere di dolore, invocano un mondo liberato dalla violenza. Una figura femminile - continua il testo della targa che accompagna il monumento - implora pietà, fiduciosa che la libera e pacifica convivenza di religioni e culture diverse sia possibile, nel rispetto reciproco e nel dialogo".
Saranno presenti all'inaugurazione del monumento in viale Cavalieri di Vittorio Veneto il moderatore della Tavola valdese, Gianni Genre, il vescovo di Pinerolo Pier Giorgio Debernardi, il sindaco di Pinerolo, Alberto Barbero, e il sindaco di Steyr, David Fortenlechner. Alle 17.30 terranno il discorso inaugurale nel tempio valdese il teologo valdese Paolo Ricca e Hans Ulrich Gerber, coordinatore del "Decennio per sconfiggere la violenza" del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC). Il giorno successivo è prevista alle 9.30, nel Museo diocesano, l'apertura della mostra dedicata a Gerald Brandstoeffer, seguita dal convegno "Religione, violenza, nonviolenza"; alle 21 nella cattedrale di San Donato, una celebrazione ecumenica con predicazione di mons. Pier Giorgio Debernardi e del pastore Paolo Ribet.

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