4 ottobre 2016 ore: 14:46
Giustizia

Palermo, il bene confiscato torna ai ragazzi autistici dopo l'occupazione

Della vicenda si è occupata la neocostituita associazione Rumore. La portavoce Rosi Pennino: "Siamo contenti ma sappiamo che l'emergenza abitativa è una piaga fortissima. Ci muoveremo per chiedere al prefetto insieme alle altre associazioni un tavolo tecnico che affronti il problema"
Beni confiscati: cancello con lucchetto

PALERMO - I ragazzi con disabilità ritornano ad avere la loro casa. Il bene confiscato assegnato all'associazione Pietro Marcellino Corradini, che nei giorni scorsi a Palermo era stato occupato da due famiglie senza casa è ritornato libero. Sulla vicenda si è subito speso con tutti gli strumenti a disposizione il neo-movimento cittadino "Rumore" attraverso la portavoce Rosi Pennino, presidente anche di ParlAutismo onlus. Sembra che, dopo un tempestivo intervento del sindaco Orlando e dell'assessore al patrimonio Luciano Abbonato, la polizia municipale sia riuscita ad aprire un dialogo pacifico con le famiglie. La conseguenza è stata che sul posto presidiato dalla polizia, stanotte, non è avvenuto alcuno sgombero, ma le famiglie che stavano trasportando qualche mobile, hanno deciso di desistere volontariamente dall'occupazione di questo. Fino ad ora ai servizi sociali competenti non è pervenuta nessuna richiesta di assistenza. 

"Nonostante ci siamo trovati realmente stretti in una morsa tra la disperazione di chi non ha una casa e il bisogno dei nostri ragazzi autistici, abbiamo deciso lo stesso di fare sentire la nostra voce. Il sindaco Orlando a cui avevo scritto - spiega Rosi Pennino di Rumore - chiedendo di intervenire in sinergia con l'assessore Abbonato, sono riusciti stanotte a liberare il bene confiscato dei ragazzi con autismo che torneranno ad avere una casa. Noi siamo contenti che la situazione abbia avuto la sua risoluzione ma il problema dell'emergenza abitativa esiste e vanno trovate le strade per affrontare questa piaga sociale enorme della nostra città. Naturalmente possiamo dire che quando le cose si vogliono smuovere la politica si attiva anche piuttosto rapidamente. Desidereremmo che questa tempestività di risposta che sicuramente apprezziamo sia valida per tante altre cose. Intanto bisognerebbe smetterla di chiamare emergenza abitativa il problema grave della mancanza delle case che dovrebbe avere un piano di azione e di risoluzione serio. Pertanto ci muoveremo per chiedere al prefetto insieme alle associazioni che si occupano da anni sul tema un tavolo interistituzionale sul tema. Al tavolo naturalmente bisogna arrivare con delle proposte operative precise considerando il fatto che a Palermo oltre ai beni confiscati ci sono tanti immobili chiusi e in stato di abbandono da anni che potrebbero essere recuperati". 

Il bene confiscato di via Fratelli Allotta vicino viale Michelangelo, è stato assegnato ufficialmente dal comune all'associazione Corradini lo scorso agosto. Da quel giorno i volontari e i familiari dei ragazzi autistici che la struttura dovrebbe accogliere, si sono dati da fare per pulire, sistemare ed allestire i locali. Per anni, infatti, sono stati i familiari dei disabili a sostenere le spese di gestione per l'affitto della precedente sede che aveva un costo di 4 mila euro al mese. (set)

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