Expo, gli universitari sono ottimisti: per il 90% è un'opportunità
MILANO – Gli studenti universitari di Milano sono "Expottimisti". Per nove su dieci l'esposizione sarà positiva per Milano e per il suo territorio. È quanto affermano gli 11 mila studenti delle università del capoluogo lombardo che hanno risposto al sondaggio Experando – Expo aspettative, speranze progetti, curato dai due professori dell'università Bicocca Mario Boffi e Francesca Zajczyk. "Non è un campione generale – spiega Boffi – : il nostro sondaggio coglie il punto di vista di universitari attenti, critici che rappresentano l'avanguardia critica di questo mondo".
- Per gli iscritti alle università Iulm, Bocconi, Cattolica, Bicocca, Politecnico, Statale, San Raffaele, Fondazione Scuole civiche Expo è essenzialmente cibo (la parola chiave per l'83,7% di chi ha risposto), sostenibilità (61,6%) e ambiente (51,7%). Più della metà del campione crede che a beneficiare di più della manifestazione sara la città di Milano. I temi della cultura del cibo, della lotta agli sprechi, del multiculturalismo, del recupero dei rifiuti, dei modelli di sviluppo e della lotta alla fame nel mondo conquistano almeno un consenso del 60% degli intervistati. In fondo alla classifica il dibattito sul ruolo delle donne, fermo al 25%.
Il tema più controverso è quello del lavoro ad Expo. Il 28,7% sarebbe anche disponibile ad offrire prestazioni gratuite, ma il 17,1% è contrario all'idea di lavorare per l'esposizione universale. Gli altri si attiverebbero solo se retribuiti. Il dato va a braccetto con quello della partecipazione attiva ad Expo: il 93,8% risponde che non si è ingaggiato per diffondere la manifestazione. La posizione contraria al volontariato e al lavoro gratuito è stata una delle grandi campagne del Comitato No Expo, il quale ha un sostegno del 9% di chi ha risposto al sondaggio. I contrari sono invece il 56,5%, gli altri si dicono indifferenti. Sulla polemica riguardo l'esperienza di volontariato a Expo interviene anche il sindaco Giuliano Pisapia, affermando che "ormai esperienze di volontariato in contesti internazionali sono tenuti in considerazione dalle grandi aziende anche più del titolo di studio".
Durante l'esposizione gli studenti sono ottimisti per quanto riguarda turismo, offerta culturale a Milano e internazionalizzazione della città. Si teme invece per la mobilità, che sarà un elemento positivo solo per uno studente su dieci, per la sicurezza (il 55% è preoccupato) e per la disponibilità degli alloggi (pessimisti in merito quasi la metà degli studenti): Per il dopo Expo le sensazioni sono ancor più positive. Solo il costo della vita potrebbe avere ripercussioni negative (per quattro universitari su dieci). Il 90% del campione vuole visitare Expo, quattro su dieci per più di un giorno.
Sul destino del sito da novembre in avanti, ad Expo chiusa, gli universitari hanno le idee chiare: il luogo deve diventare un polo culturale o un polo di ricerca e innovazione, entrambe possibilità che viaggiano con un consenso del 60%. Il sindaco Pisapia si esprime a favore di queste ipotesi: "Stiamo andando proprio in quella direzione", rassicura. (lb)