Ponte Mammolo, Danese: “Presto tutti avranno un posto dove dormire”
Roma - “Daremo una sistemazione a tutti i migranti”. E’ questa la promessa del prefetto Franco Gabrielli e del presidente del IV municipio di Roma, Emiliano Sciascia, che nella giornata di ieri hanno incontrato le persone sgombrate dal campo di Ponte Mammolo. In centinaia avevano manifestato per alcune ore sotto al palazzo del municipio finché una delegazione non è stata ricevuta. Smentita, invece, la presenza all’incontro dell’assessore alle politiche sociali Francesca Danese.
I migranti, insieme al Movimento Diritto all’Abitare e al Coordinamento Lotta per la Casa, chiedevano una sistemazione adeguata dopo lo sgombro dalle loro baracche: più di cento persone, infatti, da tre giorni dormono nel parcheggio della stazione. Altre 176, invece, sono state accolte in quattro centri della Capitale. L’incontro si è concluso con la promessa da parte delle istituzioni di trovare un posto a chi già ha i documenti o è in attesa di ottenere il riconoscimento per lo status di rifugiato. “Tutti gli altri, invece, continueranno a stare per strada”, afferma il Movimento diritto all’abitare che ieri ha denunciato la presenza di amianto nel campo sgomberato. “Hanno solo creato altra miseria, ora la baraccopoli è diventata una discarica a cielo aperto pericolosa per le persone che abitano lì vicino”. Alla manifestazione erano presenti anche molti residenti del quartiere che hanno sostato sotto il palazzo del municipio in segno di solidarietà alle persone sgomberate.
Francesca Danese, assessore alle politiche sociali, ha assicurato che entro oggi la situazione sarà risolta. “Trasferiremo le persone che sono rimaste a Ponte Mammolo e che non abitavano stabilmente lì ma erano di passaggio. Molti però non vogliano essere accolti perché desiderano raggiungere altri Paesi. Oggi verrà ricontattato anche chi non è andato nelle strutture che gli avevamo destinato”. L’obiettivo del comune, secondo Danese, è iniziare con i migranti un nuovo percorso di integrazione: “Chi è stato già collocato nei centri sta bene: stiamo intervenendo anche a livello sanitario grazie ad un accordo con la Asl. Il prossimo passo sarà quello di verificare le loro competenze per avviarli al lavoro”.